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2 ottobre 2020: torna il Bloody Vinyl.
Dopo dieci anni dalla formazione della crew e cinque dal volume due, Slait – ideatore e direttore artistico del progetto – coinvolge venticinque artisti della scena urban italiana e internazionale per scrivere il terzo capitolo di una delle saghe più amate di sempre.
Uscito alla stessa distanza tra il Machete Mixtape III e Machete Mixtape IV, nasce in tempi molto ristretti in Sardegna.
Mettendo le mani sul progetto, Slait parte con presupposti abbastanza diversi rispetto ai primi: mentre prima cercava tra tutti i producer dello spaccato italiano quali fossero i migliori con cui collaborare, a questo turno ha già a portata di mano tutto l’aiuto che gli serve, costruendo tutta la raccolta in collaborazione con i suoi compagni tha Supreme, Low Kidd e Young Miles.
Anzi, caso vuole che lo stimolo sia partito proprio da Young Miles e tha Supreme: prima ancora che l’idea di realizzare un progetto di questo calibro sia presente, fanno sentire in studio un pezzo, “SBSM”. Visto da subito come un brano con del potenziale, non serve insistere per far capire che ci sono tutte le carte in regola per aprire il progetto.
Entro la fine dello stesso anno l’album guadagna la certificazione di platino, mentre una delle focus track, “Altalene”, arriva al terzo platino in meno di un anno.